Il Guggul è una gommo-resina che viene estratta per incisione della corteccia della Commiphora mukul, piccolo albero spinoso, conosciuto anche come albero della mirra.
L’utilizzo di Guggul è conosciuto fin dall’ antichità nella medicina nella medicina ayurvedica con lo scopo di contrastare i disordini metabolici che si accompagnano all’obesità e all’aterosclerosi.
Secondo gli studi scientifici eseguiti la gommo-resina, Guggul, vanterebbe importanti proprietà utili per contrastare patologie derivanti dall’accumulo di grassi.
Infatti, il guggulsteroni, i principali principi attivi presente nel Guggul, sarebbero in grado di:
Il Guggulipide sembra sia in grado di aumentare il numero di recettori per il colesterolo presenti sul fegato, organo deputato alla degradazione dei grassi. In questo modo, i lipidi vengono eliminati a livello ematico e degradati poi attraverso la bile
Uno studio ha confermato gli effetti del guggulsterone come riduttore di lipidi nelle cellule adipose1. È stato dimostrato, infatti, che i guggulsteroni:
– riducono il numero di cellule adipose mature,
– riducono il deposito di grasso nelle cellule adipose mature.
Questi risultati mostrano che i guggulsteroni sono promotori di un metabolismo attivo che brucia grassi, proteggendoci dall’accumulo di grasso.
In un esperimento sugli animali i ratti sono stati nutriti con una dieta ricca di grassi per 16 settimane. Come previsto, i ratti hanno sviluppato un aumento dei livelli sierico di glucosio, colesterolo e trigliceridi insieme ad un aumento significativo della resistenza all’insulina rispetto agli animali di controllo. I topi nutriti con guggulsteroni e una dieta ricca di grassi hanno dimostrato un miglioramento significativo del glucosio nel sangue e del metabolismo bruciante i grassi. Inoltre, i guggulsteroni interagivano direttamente con le cellule di grasso impedendogli di diventare cellule di accumulo di grasso.
I ricercatori hanno concluso che affermando che : “Guggulsterone ha sia effetti ipoglicemici che ipolipememici che possono aiutare a curare il diabete di tipo II”.
Per le sue proprietà che facilitano il metabolismo dei lipidi, il Guggl può viene utilizzato per favorire la perdita di peso oltre a regolarizzare i valori del colesterolo e trigliceridi.
Il Guggul viene assunto come integratore alimentare. Se si tratta di capsule è consigliato assumere Guggul almeno 60 – minuti prima di ogni pasto principale in quanto le capsule impiegano in media 30 minuti prima di disgregarsi. Se l’integratore alimentare è una compressa può essere assunto anche 30 minuti prime circa.
Il quantitativo utile perché sia efficace, è indicativamente dai 25 ai 75 mg al giorno di guggulsteroni, pertanto, in un integratore alimentare, è necessario osservare attentamente il quantitativo del principio attivo piuttosto che della materia prima “Guggul”!
Non sono stati riscontrati effetti collaterali di Guggul, eccetto per chi ne risulta essere intollerante.
La Garcinia Cambogia è una pianta diffusa in Indonesia, nell’India meridionale, nel Vietnam, nelle Filippine e in Cambogia. Dalla scorza dei suoi frutti si estrae l’acido idrossicitrico, che aiuta a trasformare gli zuccheri assunti direttamente in energia anziché trasformarli in grassi. Inoltre, riduce l’assimilazione dei carboidrati e controlla il senso di fame, confermandosi un valido aiuto durante i regimi alimentari ipocalorici.
La Garcinia Cambogia, con il suo principio attivo l’acido idrossicitrico, è efficace per:
Ovviamente assumere solo Garcinia Cambogia non è utile e salutare per raggiungere il peso forma adatto alle proprie esigenze e al proprio fisico. È fondamentale anche seguire una dieta ipocalorica bilanciata e prevedere un programma di attività fisica mirato.
L’HCA è un derivato dell’acido citrico e si può trovare nella Garcinia cambogia, Garcinia indica e Garcinia atroviridis. L’HCA è generalmente commercializzato come integratore per la perdita di peso. Alcuni autori hanno suggerito che l’HCA causa la perdita di peso inibendo in modo competitivo l’enzima ATP citrato liasi. Nel citoplasma, l’ATP citrato liasi catalizza la conversione di citrato e coenzima A ad ossaloacetato ed acetilcoenzima A (acetil-CoA). L’acetil-CoA è utilizzato per la sintesi di acidi grassi, colesterolo e trigliceridi e anche nella sintesi di acetilcolina a livello del sistema nervoso centrale. In altr parole l’acido idossicitrico inibisce l’enzima che porta alla produzione di grassi. È stato anche riferito che l’HCA aumenta il rilascio o la disponibilità di serotonina (ormone del buonumore) nel cervello, portando così alla soppressione dell’appetito. Altri meccanismi postulati di perdita di peso comprendono l’inibizione dell’alfa amilasi pancreatica e dell’alfa glucosidasi intestinale, portando così a una riduzione del metabolismo dei carboidrati.
L’acido idrossicitrico (HCA) è un derivato dell’acido citrico che si trova in una varietà di piante tropicali tra cui
Il frutto in sé non è disponibile sul mercato, quindi l’unico modo per assumere la Garcinia Cambogia è acquistare un integratore alimentare naturale in capsule.
Il dossaggio necessario affinchè l’acido idrossicitrico abbia un effetto sulla riduzione del peso è pari a 500-1000 mg da assumere prima dei pasti.
Alle donne in gravidanza, malattia di Alzheimer, demenza e sindromi associate e diabete.
In tutti questi casi, l’uso di acido idrossicitrico, se assolutamente necessario, dovrebbe essere supervisionato da personale medico.
L’uso di HCA è controindicato nei pazienti che soffrono di colite o malattia infiammatoria intestinale.
Il seme del fagiolo (Phaseolus vulgaris della famiglia. delle Leguminose) ha un involucro, il baccello, ricco di fibre di cellulosa, pectine, tannini e flavonoidi (faseolamina) che, nell’intestino, hanno la proprietà di rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Ciò permette di limitare l’apporto calorico e di evitare i picchi glicemici che fanno immagazzinare adipe e quindi chili superflui.
Il fagiolo bianco agisce come un bloccante naturale dei carboidrati, o bloccante di amido. E’ quindi un alimento perfetto da assumere come integratore nei regimi alimentari dietetici. I fagioli sono in grado di fermare all’interno del corpo l’assorbimento e l’elaborarazione dei carboidrati che si mangiano. Digerendo meno carboidrati il soggetto acquisirà meno calorie e perderà peso più facilmente. Gli integratori a base di fagiolo bianco, o Phaseolus vulgaris, intervengono con il processo digestivo bloccando un enzima, chiamato amilasi, che è necessario per digerire gli amidi. Con l’amilasi bloccato dal fare il proprio lavoro, i carboidrati possono passare attraverso il corpo senza essere assimilati, il che significa che il loro contenuto calorico rimane inutilizzato. In sostanza, i riduttori di carboidrati sono inibitori dell’amilasi.
Uno studio pubblicato nel 2007 in “International Journal of Medical Sciences” ha scoperto che i soggetti che hanno assunto estratto di Phaseolus vulgaris per 30 giorni in una dieta ricca di carboidrati, hanno perso più peso e avevano una maggiore riduzione dell’indice di massa corporea, della massa grassa, del giro vita e della circonferenza della coscia rispetto ai soggetti che hanno ricevuto un placebo. I ricercatori hanno concluso che l’estratto di Phaseolus vulgaris può produrre significative diminuzioni di peso e grasso corporeo, contribuendo nel contempo a mantenere la massa corporea magra.
La faseolamina è una proteina estratta dal frutto della pianta di fagiolo bianco (Phaseolus vulgaris), per l’esattezza dal baccello.
L’alfa-amilasi è un enzima secreto dalla saliva e dal pancreas ed è responsabile della scissione degli amidi contenuti nei carboidrati complessi (pasta, pane, legumi, patate, etc.)in zuccheri.
La faseolamina, inibendo l’alfa-amilasi, ostacola la conversione dei carboidrati complessi a zuccheri semplici, che sarebbero accumulati come grassi di riserva, se non sono utilizzati immediatamente dall’organismo: questo si traduce in una minore assunzione di calorie e contribuisce alla perdita di peso.
In sintesi è come se dopo un pasto ricco di amido, solo una parte venisse assorbita dall’intestino, mentre la parte residua, non metabolizzata dall’alfa-amilasi andasse persa senza apportare calorie. L’entità del blocco dipende dal grado di purezza e dalla quantità di faseolamina presente nell’integratore. Poiché la purificazione della proteina è complessa, sono presenti in commercio integratori con caratteristiche di efficacia molto diverse fra loro, passando da un blocco del 5-10% se la faseolamina non è pura a blocchi del 35-45% se la sostanza è molto pura.
In uno studio italiano condotto su soggetti che assumevano 100 mg di faseolamina prima di un pasto composto per il 60% da carboidrati, la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) è risultata più bassa di quella attesa. Ciò significa che il blocco della alfa amilasi indotto dalla faseolamina non ha permesso la trasformazione in glucosio di tutti i carboidrati ingeriti. In questo studio, il blocco esercitato dalla faseolamina sulla scissione dei carboidrati è stato ulteriormente provato dal fatto che alla riduzione della glicemia corrispondeva anche la parallela riduzione della concentrazione di insulina: essendoci meno glucosio da metabolizzare il pancreas produceva meno insulina! In un altro studio italiano condotto su soggetti sovrappeso che per 30 giorni hanno assunto un estratto altamente purificato di faseolamina, è stata notata una riduzione del peso di 2.6 kg in più rispetto ai soggetti di controllo a parità di dieta. La riduzione del peso è risultata essere quasi tutta dovuta a perdita della massa grassa, come dimostrato dall’ecografia degli strati di grasso. In un altro studio, 51 soggetti sovrappeso o obesi che assumevano un estratto di P. vulgaris hanno perso 1.9 kg dopo due mesi senza adottare alcuna dieta dimagrante.
Sulla base dei dati disponibili, l’assunzione di faseolamina può essere utile nei soggetti sovrappeso o con obesità che vogliano perdere peso e abbiano iniziato una dieta ipocalorica bilanciata. Poiché in una dieta di questo tipo il 30-40% delle calorie proviene da amido, l’assunzione di un estratto di Phaseolus vulgaris 1 ora prima di un pasto ricco di farinacei, cereali e legumi può ridurre di molto l’apporto calorico. Inoltre, la modesta riduzione della glicemia osservata in alcuni studi, potrebbe rivelarsi utile nei soggetti con piccoli aumenti della glicemia e dell’insulinemia, cioè nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio (sindrome da insulino-resistenza). Va tuttavia ricordato che la tolleranza al glucosio migliora sensibilmente con il dimagrimento e l’esercizio fisico e che queste sono le prime misure da intraprendere nei soggetti con sindrome da insulino-resistenza.
Il fagiolo può essere assunto tal quale oppure tramite integratori.
Il dosaggio consigliato è di circa 800 mg.
In caso di assunzione con integratori è necessario vengano assunti circa 1 ora prima del pasto.
Stando ai dati delle sperimentazioni condotte sull’uomo, la faseolamina sembra sicura e ben tollerata. La mancata metabolizzazione dell’amido potrebbe indurre flatulenza, tensione addominale e accelerato transito intestinale con tendenza alla diarrea. Non esistono dati in gravidanza e allattamento.
DimagrirSI è un integratore alimentare contenete Guggul e Camgogia Garcinia utili per il metabolismo dei lipidi, Fagiolo utile per il metabolismo dei carboidrati, Caffè verde che favorisce il sostegno per il metabolismo, Capsico che favorisce lo stimolo del metabolismo e la Rodiola rosea utile per un azione tonico-adattogena.
DimagriSI contiene anche Cromo e Biotina utili per favorire il metabolismo degli alimenti.
DimagriSI non contiene: zuccheri, coloranti, conservanti, additivi.
DimagrirSI è indicato per vegani